Kenya - Meru - Nkubu - villaggio di Karii

Per quanto ci fosse stato descritto e spiegato da Daniele, la nostra prima discesa all’area destinata alla scuola è stata fatta con molta attenzione. In quel momento non vi era una vera e propria strada, ma il classico percorso da fare a piedi o in bicicletta (in discesa) o più facilmente con le mototaxi (bodaboda) e il sentiero lo intravediamo nella prima foto. Fortunatamente la nostra LandRover non ha battuto ciglio. Appena sono iniziati i lavori si è verificato una sorta di allargamento per merito dei primi camion scesi per portare i materiali, assolutamente comodo per un fuoristrada. Abbiamo sollecitato la comunità , visto l’obbiettivo, almeno di coprire le buche e dove possibile togliere dei sassi che in alcuni casi erano veramente molto grandi. La prima costruzione che appare, era stata allestita per la comunità e con funzioni varie, principalmente per le riunioni, per le messe una volta al mese, vista la distanza e difficoltà dei missionari per scendere nella conca. Veniva anche usata , da pochi mesi, per delle piccole lezioni di una ragazza. Nelle foto 3/4 si nota come avveniva il tutto prima. Poi nelle foto 5/6/7/8 l’unica ragazza del villaggio che era riuscita a completare il percorso delle secondary, si prestava ad insegnare ai pochi bambini presenti delle nozioni prendendo spunto dal classico abbecedario e un paio dei suoi vecchi quaderni. Veniva pagata in “natura”, uova patate fagioli e altri prodotti della terra locali. Nelle ultime 3 foto, lo sguardo smarrito dei bimbi, non certo abituati a noi, in questa conca dove normalmente l’unico bianco era il missionario per la messa. I pochi bimbi che erano riusciti ad iscriversi alle scuole, nella zona della missione, distavano circa 8 km, con le difficoltà date anche dal dislivello, arrivavano sempre a scuola in notevole ritardo e alla fine non potevano seguire il normale percorso scolastico, sopratutto nel periodo delle piogge. Questo è stato il motivo principale che ci ha fatto decidere per la costruzione della scuola di Karii. Progetto che abbiamo ultimato nei primi mesi del 2014. – Nelle varie fasi sono stati preparati: la piccola cucina, ma isolata dalle altre strutture, per la preparazione principale del porrige – una base e il Tank da 10.000 litri d’acqua, che preleviamo a circa 540 mt da un piccolo ruscello in un punto più alto di 78 mt e quindi per caduta viene sempre riempito – sono stati costruiti un totale di 12 bagni – uno store per accatastare i vari sacchi del cibo, che forniamo trimestralmente – in tutto sono state costruite l’equivalente di 12 aule – queste comprendono ora le 8 aule classiche con due di sostegno per i corsi che hanno dovuto avere le doppia sezione per l’alto numero di scolari – aula insegnanti – stanza del direttore – magazzino – la suddivisione della prima struttura ci ha dato la possibilità di creare ora 3 classi nursery. 

Scuola di Karii - 2008 Gennaio - Nostra prima visita





Kenya - villaggio di Karii

Scuola di Karii - 2008 marzo

Il primo accordo con il capo villaggio e la comunità è stato l’assegnazione del terreno a titolo esclusivo per realizzare la scuola. Includendo la struttura già eseguita che avremo diviso in tre parti, dove un terzo sarebbe stato immediatamente utilizzato dai bimbi e dallo loro insegnante per creare la prima vera aula. L’altra parte sarebbe rimasta a disposizione inizialmente per la comunità con gli scopi precedenti. Abbiamo aperto una porta laterale e reso indipendente la nostra aula con un muretto e restante chiuso da tavole, come del resto era la costruzione. Nel giro di pochi giorni i bambini sono diventati una ventina e settimanalmente si aggregavano altri.





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Scuola di Karii - 2008 Ottobre

Oltre alla sistemazione per creare la prima aula, siamo partiti subito con la costruzione della nuova struttura per la seconda aula. Ricordo che la scuola, per diventare governativa, deve comporsi di almeno due aule e i bagni. Nelle nostre foto di seguito si nota la nuova aula con i banchi, la lavagna; gli stessi banchi con tavolo e sedie per l’insegnante e lavagna saranno poi sempre costruiti per tutte le aule. In queste foto vediamo proprio la cerimonia, con tanto di benedizione da parte di padre Rituerto e il comitato della scuola con capo villaggio a fianco del padre missionario. Questo cerimonia dava l’inizio ufficiale alla scuola di Karii. In questo viaggio con me l’amico Fabrizio Zuccarato. Con la seconda aula, dove è stata fatta per la prima volta la divisione tra “piccoli” e “grandi”, il numero dei bimbi era già arrivato a 43.



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Scuola di Karii - 2009 febbraio

Per quanto dato l’inizio ufficiale con la cerimonia, uno dei segnali distintivi di appartenenza ad una delle scuole è la divisa. A febbraio 2009 siamo riusciti ad organizzare un giorno dedicato alla vestizione, lo ricordo come uno dei momenti più divertenti delle mie tante esperienze tra i bimbi africani. Le taglie erano state preparate con dei calcoli “strani” e direi anche “circa meno quasi”. Lo si nota in molti bambini che hanno preferito tutto più grande. Con Daniele, già abituato a questo, che al mio…ma guarda che gli sta’ grande….rispondeva sghignazzando….così gli va bene almeno due anni !!  In molti casi ho visto portare la divisa anche di domenica, per alcuni poteva essere veramente il “vestito buono”  Già ai primi di novembre le richieste di iscrizione alla scuola erano duplicate, per arrivare a questo giorno con 91 bambini in divisa scolastica. Si può notare in alcune foto dei colori diversi e sono quelli di bimbi provenienti da altre scuole che non avevano ancora la nuova divisa. Logicamente , vista la crescita, abbiamo dovuto e anche questa volta in tempo, costruire un’altra aula. Con anche la sistemazione della cucina e la base per il tank da 10.000 litri, che ho fatto spostare in seguito un luogo meno visibile e lasciare spazio davanti alla cucina per le file che si creavano per prendere il porrige. Per fare le foto di gruppo ho sudato le classiche 7 camicie.



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Scuola di Karii - 2010 febbraio

Siamo ormai arrivati, aggiungendo altre due aule, a 5 complessive. Spostato dietro la prima struttura il Tank con l’acqua e costruiti altri due gruppi di bagni. A questo punto lo spazio interno diventa importante anche per gli insegnanti. Ci deve essere un direttore con il suo ufficio, una stanza insegnanti e un luogo dove possano mangiare per conto loro. Nel frattempo siamo anche arrivati ad avere 3 classi di nursery e alla fine le abbiamo collocate tutte e tre nella prima struttura grande. In questo modo i piccoli hanno i loro tempi e si possono dividere anche per il cibo e i tempi di gioco che sono diversi dalla Pry. Ci serve anche uno spazio per stoccare il cibo. Dobbiamo quindi rimescolare le destinazioni di un paio di aule. Visto che siamo ormai, tra nuovi e richieste di inserimento non ancora accettate, a 137 bambini, pensiamo di predisporre altre 2 aule. Osserviamo le foto di file ordinate durante la distribuzione del porrige.



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Scuola di Karii 2012

Abbiamo quindi deciso per la costruzione di altre 3 aule per poter permettere la rimodulazione delle destinazioni d’uso. Devo sinceramente dire che una parte di spinta è arrivata anche dall’ottimo posizionamento nella classifica delle scuole del distretto. In Kenya vige una sorta di classificazione delle scuole in base ai risultati degli esami, più la posizione è alta e più la scuola è meritevole di migliorie in termini di insegnanti e direttori. Qualcosina arriva anche come supporto allo studio, con libri e materiale vario, sinceramente sempre molto poco. Purtroppo la posizione della scuola, molto lontana da strade ben praticabili e dove anche i maestri erano costretti a percorsi giornalieri molto difficili e lunghi, non stimolavano lo spostamento da graduatoria. Ma resta per noi la gratificazione raggiunta anche a fine di questo anno, nella graduatoria di tutte le scuole appartenenti all’area, che sono 126. L’anno scorso eravamo in terza posizione, invece quest’anno secondi. Il numero dei bambini a scuola è ormai sopra i 200. Nelle foto ancora nuovi bagni a disposizione. 



Kenya - villaggio di Karii

Scuola di Karii 2013

Abbiamo deciso di dare, con una decisa accelerata, verso il completamento delle aule, ipotizzando di finire per dicembre 2013. Si è dovuto fare anche una doppia sezione nella classe prima e questo si trasporterà poi sempre più avanti. Del resto aumentano ancora gli iscritti e le domande. E’ stato deciso, con il comitato della scuola, con gli insegnanti e la loro direzione di bloccare il numero di spostamenti verso questa scuola. Sono state finite le aule previste nel lato lungo originario e costruito altre tre aule nel fianco a chiudere. Questo porterà il numero di aule costruite effettivamente a 12. Le stesse nel tempo hanno preso anche altri utilizzi, come l’aula insegnanti con luogo per il pasto e la stanza del direttore. Più le tre porzioni utilizzate per la nursery, nella struttura iniziale. Nello spazio lasciato, inizialmente al centro, si è provveduto a chiuderlo e fare un magazzino. Ultimo lavoro richiestoci sono stati un’altro gruppo di 4 bagni nella parte sotto, nel lato dell’entrata della scuola. 



Kenya - villaggio di Karii

Scuola di Karii 2014 ultimate le classi finali

Le prime due foto, da affiancare, sono il completamento della costruzione di Karii. Come il solito continueremo per la scorta del cibo e se necessario qualche altro piccolo intervento. Le altre quattro foto rappresentano, “l’assalto”, come mi piace definirlo, al nostro arrivo alla scuola tutta la scolaresca si riversa verso l’entrata e vi assicuro che vedere circa 300 bambini che ti vengono incontro, per quanto ci si abitui, ti crea una “leggera” stretta allo stomaco.

E’ molto difficile per me descrivere la gioia e soddisfazione una volta ultimato un progetto e in particolare modo una scuola. Si deve raggruppare in un unico pensiero tutte le le difficoltà organizzative, il tempo dedicato, le diversità di pensiero, le naturali incomprensioni culturali, gli scopi dei singoli partecipanti al progetto, le difficoltà costruttive e dei materiali non sempre reperibili…e l’elenco potrebbe continuare. Ma deve prevalere quello che era la nostra idea e pensiero iniziale. Essere il tramite per dare anche una piccola possibilità di crescita e sviluppo a dei bambini che invece avrebbero avuto qualche difficoltà a fare un percorso di apprendimento di base. E anche in questo caso sicuramente qualcosa di Buono abbiamo lasciato. Sono tornato a Karii a Ottobre del 2017, che belle sensazioni. Sono tornato con mia moglie Stefania e con Manuela e Alberto i quali a parte alcune foto , tutti e tre non avevano mai visto Karii. Anche solo i loro occhi e sorrisi mi hanno fatto pensare al valore del lavoro svolto. Altra cosa incredibile, alcuni dei primi bambini, ce li ricordiamo nelle prime foto, con i visi leggermente spaesati, in quel stanzone su dei sassi con le assi sopra a prendere i primi insegnamenti dalla ragazza con l’abbecedario sulle ginocchia, ne ho rivisti 4 che sono in 8a, all’ultimo anno. Vederli avvicinarsi, senza quasi farsi vedere dagli altri, mentre fotografavo, arrivare a pochi cm da me e vederli così grandi e robusti con questi occhi grandi e luminosi e fare verso di me dei semplici gesti di saluto, chi con le mani ,chi con un cenno del capo. Anche il bimbo che nelle prime foto aveva il completino mimetico, ora è più grande di me…vero non è che ci vuole molto, ma mi venuto vicino e ha voluto darmi la mano. Poi sorridendo con una quantità di denti mai vista, mi ha detto…”muga Stefffffano” e portato la mano alla testa, tipo mezzo saluto militare si è girato ridendo e insieme agli altri sono scappati verso dove giocavano a pallone. Sicuramente li vedevo per l’ultima volta. Mi piace pensare che per quanto ho fatto per loro, sono io ad uscirne più ricco di emozioni e sensazioni fantastiche. 

Scuola di Karii - Partitella a calcio - Un classico...Stefano contro tutti

Scuola di Karii - danze

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